Pagani Huayra: lo stato dell’arte dell’automobile

Pagani Huayra – Descrivere l’estetica della Huayra è difficile: è quasi eterea, sembra uscita dal mondo degli animali, ma allo stesso tempo i tagli netti e i materiali dalla “fredda” perfezione della meccanica. Le sue linee a forma di “ala” sono state di ispirazioni di altre supercar. I fari bi-xeno e le luci diurne a Led sono armoniosamente integrate nella forma ellittica della bocca frontale. Il paraurti posteriore integra il diffusore dominato da una cornice ellittica che circonda e valorizza i quattro terminali di scarico, simbolo e continuità di un elemento caratteristico del marchio Pagani. Centinaia di disegni, otto modelli in scala e due a grandezza naturale, che pur mantenendo intatto il concetto stilistico di base, ne hanno man mano perfezionato le forme e la sostanza.

Le scelte di materiali e di soluzioni tecniche sono il meglio disponibile per garantire le prestazioni e la sicurezza. La monoscocca è in carbo-titanio unisce il massimo livello di rigidità alla massima leggerezza; i semi-telai sono in cromo-molibdeno ed offrono un ottimo rapporto rigidità/peso a tutto vantaggio del lavoro delle sospensioni. L’utilizzo “maniacale” di materiali compositi ha permesso di fermare il peso della Huayra a soli 1350 Kg.

Il motore, come per la Zonda, è fornito dalla Mercedes-AMG. Come prima proposta gli ingegneri della AMG avevano suggerito di utilizzare un V8, ma una volta sentiti i propri clienti, alla Pagani hanno insistito per mantenere un V12. Il V12 AMG biturbo da 5980 cm3 genera oltre 700 cavalli e 1000 Nm di coppia. Le turbine sono state progettate per offrire una risposta immediata alla minima sollecitazione della farfalla, dando al pilota il completo controllo sulla potenza a qualsiasi numero di giri prevenendo indesiderati ritardi nella sua erogazione. I due radiatori posizionati ai lati della bocca anteriore garantiscono la miglior efficienza di raffreddamento degli intercooler posti sopra la testa dei cilindri. Lo scarico completo pesa solo 10 Kg è stato studiato per offrire le migliori prestazioni con un suono unico.
Insieme al motore lavora un cambio trasversale a sette marce con frizione bi-disco. Per Huayra è stato realizzato un cambio sincronizzato che offre un livello di comfort elevatissimo unito ad una velocità di cambiata paragonabile a quella di un’auto da pista, direttamente dal fornitore Xtrac, che già realizza il cambio per la Zonda.

Gli interni sono altrettanto curati e unici e vogliono soddisfare tutti i sensi. La posizione di guida è ergonomica e sportiva, tutti i comandi sono a portata di mano. Oltre ad essere sportivi, i sedili sono stati progettati per un confort per i lunghi viaggi. Il cruscotto in alluminio trae ispirazione dai più sofisticati orologi svizzeri ed include un display centrale multi-funzione che mostra le informazioni rilevanti guidando in modalità SPORT ed un computer di viaggio quando è selezionata la modalità COMFORT. A mio parere gli interni sono talmente unici e particolari che le parole non riescono a descriverli…

Antiche leggende degli Aymara narrano del dio del vento, che comanda le brezze, i venti e gli uragani che investono le montagne, i dirupi e i pendii della cordigliera Andina il suo nome è Huayra Tata. La Huayra probabilmente la migliore auto al mondo, manipolata e ispirata dall’aria e dalla bellezza dell’arte rinascimentale.

Paolo Morandi: Da sempre amante di motori e web. Le quattro ruote le preferisco classiche piccole, veloci e possibilmente inglesi.
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