Volkswagen Scirocco: aumenta la potenza e si riducono i consumi | Cavalli Vapore

Volkswagen Scirocco: aumenta la potenza e si riducono i consumi

in Automobili/Ginevra/Saloni e Manifestazioni/Volkswagen
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Volkswagen Scirocco – La prima Scirocco ha fatto il suo debutto al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel 1974, ben 40 anni fa, Volkswagen ha scelto nuovamente lo stesso palcoscenico per presentare la terza generazione della sua coupé sportiva che ad oggi vanta oltre un milione di esemplari.

La nuova Volkswagen Scirocco è stata rivista sia dal profilo estetico che tecnico.

Sotto il profilo estetico esternamente la Scirocco vanta un nuovo frontale, con il paraurti ora in tinta con la carrozzeria, e un nuovo posteriore. I fari sono H7 o bixeno e a LED di nuova concezione per i gruppi ottici posteriori. Il logo VW posteriore funge ora da maniglia per l’apertura del portellone.

Il profilo laterale è dominato dai cerchi in lega leggera da 17 (Shanghai) e da 18 pollici (Lisboa e Salvador) con nuovo design. La Scirocco monta di serie cerchi in lega leggera da 17 pollici Long Beach e pneumatici da 205 (a partire da 150 CV, pneumatici da 225). A richiesta sono disponibili per la prima volta anche i cerchi in lega leggera da 18 o 19” Talladega, in precedenza riservati alla Scirocco R. Dei 13 colori carrozzeria tra cui è possibile scegliere, cinque sono nuovi: tre vernici standard (Pure White, Flash Red e Urano Grey) e due metallizzate (Ultra Violet e Pyramid Gold).

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All’interno della nuova Scirocco troviamo sedili profilati e volante sportivo rivestito in pelle, entrambi di serie, che si distinguono per l’adozione di nuovi tessuti e colori.
La nuova Scirocco è dotata di una nuova strumentazione, con elementi tubolari caratterizzati da una nuova grafica e impreziositi da cornici in alluminio.
Tra le novità tecnologiche troviamo il sistema Hi-Fi Dynaudio Excite, studiato appositamente per la Scirocco, oltre al dispositivo di assistenza al parcheggio Park Assist. Tra le novità a bordo anche gli strumenti supplementari di serie (pressione di sovralimentazione, cronometro, temperatura dell’olio motore), che ricordano quelli della Scirocco originale. Ovviamente anche la nuova Scirocco vanta dotazioni di serie come climatizzatore, sistema di assistenza nelle partenze in salita, alzacristalli elettrici o sedili sportivi.

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La Scirocco R, top di gamma, è caratterizzata internamente da elementi di design e allestimenti tradizionalmente specifici come i rivestimenti dei sedili Race con logo R e cuciture decorative grigie, il padiglione nero, gli inserti decorativi in Carbon Race, gli inserti Piano Black lucido (mascherina radio, volante sportivo multifunzione rivestito in pelle e maniglie delle porte) e la pedaliera in acciaio inox. Lo stesso vale per l’estetica dei paraurti anteriore e posteriore, che richiama il mondo delle competizioni automobilistiche, e per i cerchi. A livello del frontale colpiscono in particolare le tre grandi prese d’aria nere, i fari bixeno di serie, le luci diurne e gli indicatori di direzione entrambi a LED. Le fiancate sono caratterizzate, tra gli altri, da gusci cromati degli specchietti retrovisori, sottoporta maggiorati in stile R e pinze dei freni nere con logo R. Fra i tratti distintivi della R a livello del posteriore figurano, come sempre, i terminali di scarico cromati (uno a sinistra e uno a destra) e lo spoiler maggiorato sul tetto. Una novità sul posteriore è invece rappresentata dalle grandi aperture di ventilazione nel paraurti. Rivisti anche i cerchi di serie da 18 pollici della Scirocco R, chiamati Cadiz. Questi cerchi in lega leggera sono disponibili a richiesta anche nella versione da 19”.

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I sei motori turbo quattro cilindri a iniezione diretta di ultimissima generazione risultano tutti conformi alla norma Euro 6, oltre che fino al 19% più parchi nei consumi. Tutte le nuove Scirocco, con potenza fino a 220 CV, adottano ora i sistemi start/stop e di recupero dell’energia di serie. In Europa, la gamma di potenza dei quattro motori benzina TSI e dei due Turbodiesel TDI è compresa tra 125 e 280 CV. Nonostante la riduzione dei consumi, tutti i motori risultano comunque più potenti rispetto al passato. L’aumento di potenza è più consistente sulla nuova Scirocco 2.0 TSI 180 CV (prima 1.4 TSI 160 CV) e sulla nuova Scirocco R 280 CV (in precedenza 265 CV). A esclusione della motorizzazione di accesso 1.4 TSI, tutti i propulsori della Scirocco sono disponibili anche in abbinamento al cambio a doppia frizione DSG.

I motori a disposizione per la nuova Scirocco sono sei, quattro TSI e due TDI:
– 1.4 TSI: 125 CV (+ 3 CV); 5,4 l/100 km / 125 g/km di CO2.
– 2.0 TSI: 180 CV (+ 20 CV); 6,0 l/100 km / 139 g/km di CO2.
– 2.0 TSI: 220 CV (+ 10 CV); 6,0 l/100 km / 139 g/km di CO2.
– 2.0 TSI: 280 CV (+ 15 CV); 8,0 l/100 km / 187 g/km di CO2.
– 2.0 TDI: 150 CV (+ 10 CV); 4,1 l/100 km / 107 g/km di CO2.
– 2.0 TDI: 184 CV (+ 7 CV); 4,3 l/100 km / 111 g/km di CO2.

La nuova Volkswagen Scirocco sarà commercializzata inizialmente in Europa, a partire dall’autunno, per poi sbarcare di lì a poco anche in altri mercati importanti quali Cina, Argentina, Turchia, Australia, Russia e Corea del Sud.

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BMW Art Cars

BMW Art Cars: in un libro 40 anni di sculture viaggianti

in Arte e Motori/BMW
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BMW Art Car – BMW e l’editore Hatje Cant presentano il primo libro che raccoglie le leggendarie BMW Art Cars, delle vere e proprie opere d’arte su quattro ruote realizzate dai più importanti artisti contemporanei.

L’opera raccoglie 40 anni di bellissime vetture a partire dalla BMW 3.0 CSL disegnata da Alexander Calder che gareggiò nella 24 Ore di Le Mans. Da allora ad oggi 17 artisti si sono cimentati nella realizzazione di queste vere e proprie sculture viaggianti: Alexander Calder (1975), Frank Stella (1976), Roy Lichtenstein (1977), Andy Warhol (1979), Ernst Fuchs (1982), Robert Rauschenberg (1986), Michael Jagamara Nelson (1989), Ken Done (1989), Matazo Kayama (1990), César Manrique (1990), A. R. Penck (1991), Esther Mahlangu (1991), Sandro Chia (1992), David Hockney (1995), Jenny Holzer (1999), Olafur Eliasson (2007), Jeff Koons (2010).

Il libro “BMW Art Car” è composto da 200 pagine, 148 immagini e raccoglie diversi articoli di experti di arte. La custodia (o il parcheggio se preferite) è stato realizzato dalla Schmid+Widmaier Design. La copertina da Jeff Koons.

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English Version: The BMW Group and publisher Hatje Cantz are pleased to present the first comprehensive publication about the legendary BMW Art Cars. The richly illustrated book presents a unique overview of the history of this automotive collection, launched in 1975, and designed by major modern and contemporary artists. Various portraits and interviews provide an insight into their creative processes while giving a descriptive account of the historical development of the collection.

For over 40 years, the BMW Art Car Collection has fascinated art and design enthusiasts as well as lovers of cars and technology the world over with its unique combination of fine art and innovative automobile technology. The collection first started when French race car driver and art aficionado Hervé Poulain, together with Jochen Neerpasch, then BMW Motorsport Director, asked his artist friend Alexander Calder to design an automobile. The result was a BMW 3.0 CSL which in 1975 competed in the 24 Hours of Le Mans, where it quickly became the crowd’s favourite: the birth of the BMW Art Car Collection.

Since then 17 international artists have designed BMW models, among them some of the most renowned artists of our time: Alexander Calder (1975), Frank Stella (1976), Roy Lichtenstein (1977), Andy Warhol (1979), Ernst Fuchs (1982), Robert Rauschenberg (1986), Michael Jagamara Nelson (1989), Ken Done (1989), Matazo Kayama (1990), César Manrique (1990), A. R. Penck (1991), Esther Mahlangu (1991), Sandro Chia (1992), David Hockney (1995), Jenny Holzer (1999), Olafur Eliasson (2007), Jeff Koons (2010).

The BMW Art Car publication featuring 200 pages and 148 images was released by art publishing house Hatje Cantz (ISBN 978-3-7757-3345-8; € 29,80). A slip case provides the personal “parking space” for this book that was designed by Schmid+Widmaier Design. Its cover was created by Jeff Koons. The publication includes a wide range of significant articles by international experts and art historians. The co-founders of the Art Car series, Hervé Poulain and Jochen Neerpasch, are also having their say.

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