Gilera Rondine 500: l’epopea di un mito a due ruote

Oggi vi parlo di una delle moto più importanti di sempre. Se vedete una moto in giro oggi molto probabilmente avrà un motore che deriva come architettura da questo glorioso ma sofferto progetto italiano.

Gilera Rondine – Gilera Rondine è l’ultimo nome del progetto nato come CNA Rondine, un ardito progetto motoristico nato a Roma ai tempi immediatamente successivi la famosa marcia sulla capitale delle forze fasciste.

I giovani ingegneri Carlo Giannini e Pietro Remor progettano un 4 cilindri fronte-marcia trasversale di 500 cc da montare su una motocicletta. Si avete capito bene: il motore che monta una normale Yamaha R1 o Honda CBR oggi , così come le MV Agusta vittoriose in pista o le Kawasaki z degli anni 70’si basano su questa architettura motoristica, progettata in quella piccola officina romana nei lontani anni 20’.


Gilera Rondine

I due giovani ingegneri non riescono da soli a finanziare il progetto che viene portato a termine grazie all’aiuto economico del conte Bonmartini, fondatore della CNA (compagnia nazionale aereonautica). I tre fondano la OPRA, una azienda che ha come intento la produzione di questo fantastico motore da vendere in licenza alle più titolate case motociclistiche ed automobilistiche.

Nonostante l’estrema bontà del prodotto (32 CV a 6.500 giri al minuto) Questa strategia tuttavia non ha un buon esito e la OPRA chiude i battenti. Questo motore però non viene accantonato del tutto poiché viene usato come “mezzo di competizione politica” dal Conte Bonmartini. In libia il governatore Balbo, vecchio competitor nell’agone politico di Bonmartini organizza il GP motociclistico di Tripoli nel 1935. Il conte padovano allora decide di dimostrare all’avversario la sua forza portando delle “Rondini” a corre in Libia. Le moto sono bellissime e dotate di compressore volumetrico, la potenza è addirittura di 87 cv a 9000 giri….impensabile per l’epoca. Il trionfo è totale, non solo le moto ben figurano ma battono le case “big” del motociclismo mondiale quali Moto Guzzi e Norton .
I quegli anni viene si sbriciola il record sul chilometro lanciato grazie a Taruffi che su una Rondine raggiunge i 244,316 km/h in soli 14 secondi e 72 centesimi.


Gilera Rondine GP2

Il progetto, viste le cattive acque della Caproni (proprietaria di quel periodo di CNA), viene svenduto proponendolo a diverse case motociclistiche. Gilera si aggiudica questo straordinario motore che prima del secondo conflitto mondiale fa incetta di vittorie in pista. La CNA Rondine 500, divenuta quindi Gilera 500 Rondine conquista il record mondiale di velocità, stabilito ancora da Piero Taruffi che nel 1937 “vola” sulla autostrada Milano-Bergamo a ben 274.181 km/h.

Nel tardo dopo guerra gli inglesi fanno pressione per cambiare il regolamento e la Rondine privata del compressore volumetrico vede un periodo di difficoltà che non dura però tanto…presto la derivata 4 cilindri di Gilera ritorna a vincere anche in configurazione atmosferica e sui campi di gara del nuovo moto mondiale , dal 1950 al 1957, conquistò ben 6 titoli iridati piloti e 5 titoli costruttori nella classe 500 e 1 titolo costruttori nella classe 350
.
Questo motore dalla storia travagliata ma vincente viene portato da Remor sulle MV Agusta che negli anni a venire fino ai 70’ del secolo scorso domina le corse in maniera quasi totale. Saranno i giapponesi di Honda e poi Kawasaki a mettere in produzione il 4 cilindri trasversale fronte-marcia per tutti, e la sua storia arriva fino ad oggi.

Mauro Di Mise: Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.
Related Post

This website uses cookies.