Automotive Masterpieces: il motore di ricerca per le auto d’epoca

Automotive Masterpieces, un progetto culturale nato dalla passione per le auto d’epoca di Sandro Binelli, che, dopo varie esperienze nel settore, ha deciso di dare vita insieme al fratello Paolo ad un sistema di ricerca sofisticato ed innovativo, il cui fine è di rendere accessibili le eccellenze del patrimonio motoristico

Automotive Masterpieces

Cosa si nasconde dietro la carrozzeria lucente di un’automobile? Chi l’ha guidata e qual è la sua storia? A questi e a molti altri quesiti risponde Automotive Masterpieces, un progetto culturale nato dalla passione per le auto d’epoca di Sandro Binelli, che, dopo varie esperienze nel settore, ha deciso di dare vita insieme al fratello Paolo ad un sistema di ricerca sofisticato ed innovativo, il cui fine è di rendere accessibili le eccellenze del patrimonio motoristico raccogliendo testimonianze, documenti, fotografie e memoria storica al fine di tracciare la storia di ogni automobile rara, fruibile a tutte le persone interessate in modo totalmente digitale grazie al sito internet (www.automotivemasterpieces.com).

Un’automobile per essere annoverata tra gli Automotive Masterpieces deve appartenere ad una delle dodici categorie previste: un’auto che abbia partecipato ad una gara o un concorso, una macchina che abbia avuto un proprietario famoso o che sia stata utilizzata nelle riprese di un film, un prototipo o una edizione limitata (sino a 300 vetture costruite o attualmente esistenti), sono tutti pezzi unici con una storia da raccontare scritta nel proprio “telaio – DNA” e che meritano quindi di esporre il badge di Automotive Masterpieces, liberamente ispirato all’Uomo Vitruviano di Leonardo, simbolo del connubio tra arte e tecnica.

Sandro Binelli

Un esempio eclatante è l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale prototipo Bertone del 1957 telaio n. 1, censita nel 2015 negli archivi di Automotive Masterpieces e che quest’anno ha partecipato al più celebre Concorso di Eleganza, quello di Villa D’Este, aggiudicandosi il titolo di Best of Show e sbaragliando straordinari pezzi unici provenienti da tutte le parti del mondo.

Fino ad ora Automotive Masterpieces ha censito oltre 200 vetture ma l’accurato lavoro di ricerca iconografica presso i centri di documentazione è lungo e articolato. Altri 500 mezzi eleggibili sono al vaglio dell’organizzazione e presto entreranno nel patrimonio del più approfondito archivio digitale esistente.

“La scelta di iniziare un progetto che  digitalizzi la vita delle automobili nasce dall’esigenza di indagare e rendere utilizzabile un passato che attraverso questi capolavori è in grado di raccontare eventi storici che riguardano tutti noi – ha dichiarato Sandro Binelli, Coordinatore Generale di Automotive Masterpieces. Da sempre ritengo che beni dall’inestimabile valore debbano essere fruibili a tutti, tra queste rarità ovviamente, meritano di essere inserite anche alcune automobili. La cosa che più ci dà soddisfazione è vedere l’apprezzamento del nostro lavoro da parte dei collezionisti – continua Binelli – è bellissimo vedere la loro reazione quando dopo anni che posseggono una vettura ne scoprono altri dettagli, come la partecipazione a gare o nuove fotografie e articoli da aggiungere alla sua storia completando il puzzle di informazioni”.

Indagare sul percorso di una vettura fornisce quindi un valore aggiunto non soltanto per l’aumento del prezzo di mercato, ma soprattutto per il valore storico e sociologico che quella determinata auto rappresenta per appassionati e non.

Massima espressione di Automotive Masterpieces è l’ExhibitionsLab, il progetto grazie al quale dal sito web creato per ogni vettura è possibile scoprire – attraverso una serie di tessere – gli anniversari di marca, modello, carrozziere, gare ed eventi e molto altro legati a quello specifico “masterpiece”. Ogni tessera rimanda a ulteriori pagine web  che raggruppano le macchine censite per un determinato argomento o categoria. Con l’ExhibitionsLab pertanto, i censimenti portati avanti da Automotive Masterpieces diventano migliaia e di facile consultazione, particolarmente interessanti risultano le informazioni relative alla partecipazione agare ed eventi, dai più piccoli e sconosciuti, alle grandi competizioni. Ogni argomento sarà poi sviluppato e ampliato – a seconda del valore storico e dell’importanza delle vetture censite – con delle vere e proprie mostre reali e gallery virtuali, e con la stesura di testi monografici.

Il progetto ha inoltre una forte connotazione “social” poiché si basa su una condivisione delle conoscenze da parte degli utenti (registrati e verificati accuratamente dallo staff di Automotive Masterpieces), che possono collaborare e inserire informazioni utili per facilitare lo studio e la ricerca storica, promuovendo così una vera e propria cultura dell’automotive.

fonte: comunicato stampa

Automotive Masterpieces
Sandro Binelli
Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale prototipo Bertone del 1957 telaio n. 1 Tre Quarti
Paolo Morandi: Da sempre amante di motori e web. Le quattro ruote le preferisco classiche piccole, veloci e possibilmente inglesi.
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