Aprilia, le novità su strada, sterrato e pista | EICMA 2014

RSV4 resta la moto di punta della casa veneta, cresce in potenza e e complessità elettronica, scende di peso. Nuova la Tuono, che guadagna cc in più ed una veste ancora più aggressiva. Con la Caponord rally, ora Aprilia ha davvero una promettente ammiraglia tutto-terreno.

Aprilia Caponord 1200 Rally

Il concetto di una sola moto per percorrere ogni tipo di strada si perfeziona con questa moto: ora si adottano nuove ruote a raggi – con l’anteriore da 19 pollici che calzano poliedrici pneumatici adatti ad ogni terreno. Queste coperture rendono possibile raggiungere diverse mete, indipendentemente dal tipo di superficie stradale da affrontare. Per favorire  maggiormente la notevole versatilità di Aprilia Caponord 1200 Rally interviene il sofisticato sistema di sospensioni semiattive ADD (coperto da quattro brevetti), in grado di riconoscere la guida adottata dal pilota, la quantità di carico imbarcato e le condizioni del suolo, per adeguare il setup automaticamente e in tempo reale.

 La dotazione di sistemi elettronici per la sicurezza e il comfort di guida, di serie su Aprilia Caponord 1200 Rally, è completata dal traction control regolabile su 3 livelli ed escludibile, dal Ride-by-wire multimappa, dal cruise control e dall’ABS disinseribile.

La vocazione turistica e “adventure” della nuova ammiraglia di Aprilia è sottolineata dalla presenza di un set di valigie rigide, che permettono di viaggiare carichi anche col passeggero a bordo. La Rally è ultra-equipaggiata con una serie di gadget di serie come la coppia di paramani, il parabrezza maggiorato regolabile in altezza, le ampie protezioni laterali, i fari supplementari a LED.

Il motore 1197 bicilindrico eroga 125 CV (92 kW) a 8.000 giri/min, e produce ben 11,7 kgm a 6.800 giri/min. La capacità del serbatoio di 24 litri, garantirà delle notevoli percorrenze, favorendo viaggi sulle lunghe distanze, che sono il target ideale di utilizzo di una moto del genere.

Aprilia RSV4 RR- RSV4RF

Aprilia è stata la prima casa ad adottare di serie il Ride-by-wire, il sistema multimappa per l’erogazione della potenza, ma soprattutto la prima a brevettare la piattaforma di controlli dinamici aPRC, con le esclusive funzioni di auto-calibrazione e controllo dell’impennata.

Questo per rendere guidabile la compattissima moto nata nel 2009 che ora, dopo aver conquistato più volte l’iride nel campionato Superbike, raggiunge,anzi supera, la soglia dei 200 CV;per la precisione 201 CV (148 kW) a 13.000 giri/min e 115 Nm a 10.500 giri/min.

La nuova RSV4 guadagna quindi 16 CV senza perdere coppia su tutto l’arco dell’erogazione della potenza, ma perde 1,5 kg. Il risparmio di peso è stato ricavato anche all’interno delle testate, ora ridisegnate. Anche il sistema di lubrificazione è stato riprogettato. Una nuova coppa dell’olio assicura un pescaggio aumentato in qualsiasi posizione il motore si trovi (ad esempio durante le pieghe più estreme o nelle condizioni di massima accelerazione/decelerazione), malgrado sia stato diminuito il livello dell’olio al fine di diminuire ulteriormente gli attriti.

Il telaio che è nato per centralizzare il più possibile le masse resta quasi invariato, ad eccezione del forcellone che utilizza la stessa tecnologia costruttiva del telaio, ma è stato allungato di 14 mm per garantire maggiore trazione e diminuire la tendenza all’impennata che con questa cavalleria sarebbe altrimenti una costante nella guida spinta.

La seconda generazione dell’aPRC, di serie su Aprilia RSV4 RR comprende:

  • aTC: Aprilia Traction Control, il controllo di trazione regolabile in corsa, senza chiudere il gas, su 8 livelli grazie ad un pratico joystick sul semimanubrio sinistro, con raffinatissime logiche di intervento;
  • aWC: Aprilia Wheelie Control, il sistema di controllo di impennata, regolabile su tre livelli, è stato ricalibrato per la massima performance nel livello 1, il più libero;
  • aLC: Aprilia Launch Control, il sistema di asservimento alla partenza per esclusivo uso pista, regolabile su 3 livelli;

aQS: Aprilia Quick Shift, il cambio elettronico, per cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione.

Nuovo il “Race ABS” studiato in collaborazione con Bosch, un sistema con tre livelli:

uno per l’uso in pista, uno per l’uso standard in strada ed in fine uno per fondi con scarsa aderenza.Ognuno di questi livelli è combinabile con le differenti mappe di aPRC.

Numerosi gli optional presenti tra cui l’interessante V4MP la piattaforma multimediale di Piaggio che permette di utilizzare una sorta di telemetria con il proprio cellulare, che registra e “dialoga” con la moto in circuito.

La Aprilia RSV4 RF presentata al salone altro non è che una RR con elementi racing di serie e livrea dedicata. Una race replica ancora più vicina alle Superbike di Melandri e Guintoli.

Tuono V4 1100 RR e Tuono Factory

La sempre prestazionale naked sportiva di Noale riceve un notevole incremeto di coppia. Innalzando la cilindrata fino a 1077 cc effettivi, il picco di potenza passa da 170 a 175 CV e pone la gamma Tuono V4 1100 ai vertici della categoria (a 8.000 giri/min sono disponibili quasi 20 CV in più di prima. La coppia erogata è così di 120 Nm a 9.000 rpm.

Questa moto del resto deve essere più pronta e lineaare nell’erogazione rispetto alla RSV4, dato che è dedicata principalmente ad un utilizzo stradale.

Tuono V1100 RR ha, al pari della sorella carenata i tre livelli di controllo di trazione aTC e i tre livelli di Race ABS combinabili a piacimento con le mappature.

La più raffinata versione Factory di Aprilia Tuono V4 1100 propone un allestimento di serie d’eccellenza e unico nella sua categoria, mutuato dalla regina delle superbike Aprilia RSV4 RF. Il reparto sospensioni è formato da un “terzetto” di elementi realizzati da Öhlins.

Ma veniamo alla sorpresa “racing” che vi abbiamo, solo citato, in apertura. Che Aprilia stia per tornare in MotoGP non è certo un segreto ma vedere una versione in “carena e telaio” della prossima belva da gara ci ha colpito: linee aereodinamiche che ricordano, in parte, le vecchie e gloriose RSW 250 e livrea nera con marchio rosso. Senza dubbio una bella moto da gara, che fa ben sperare per un buon ritorno della casa veneta nella classe regina.


Mauro Di Mise: Motociclista da sempre, cresciuto a super e due tempi. Amo i motori belli con un suono appagante, ma sono anche attratto dalle nuove tecnologie.
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