Ducati Panigale R: “dacci oggi il nostro Panigale quotidiano”

in Ducati/Moto
Ducati-Panigale-R-Retro-Laterale-Destro

Ducati Panigale R – Non serve citare la geografia, Panigale è un nome ormai noto anche negli States, nazione in cui crediamo, il comune di Borgo Panigale era assai meno conosciuto prima che questa moto splendida fosse venduta nel nuovo continente.

Oggi la casa bolognese che presenta la R, ovvero, come da tradizione Ducati, la versione più “estrema” delle sue moto prodotte in serie.

I numeri, che interessano molto agli appassionati delle sportive, già parlano chiaro: grazie ad un lavoro di affinamento nella testa (pastiglie in tungsteno collocate sui contrappesi, alberi a camme dedicati) il desmodronico superquadro raggiunge una potenza di ben 205 CV a 11.500 giri/minuto ed una coppia di 136,2 Nm a 10.250 giri/minuto.
A questo punto solo rileggere tali cifre è appagante…non trovate??
Pensate poi che, grazie alla nuova batteria agli ioni di litio, il silenziatore Akrapovic e svariati particolari in fibra di carbonio Panigale R pesa ben 6 kg in meno rispetto alla 1199 Panigale R….

Ducati-Panigale-R-Scarico

Ma le ultime Ducati non solo potenza pura, del resto in casa c’è una storia di guidabilità e telai eccelsi alle spalle ed ultimamente una storia (più breve ma molto intensa) di avanzatissimi sistemi elettronici di gestione della potenza. Si, perché quei cavalli (e la grande coppia) sono tanti e non tutti hanno la capacità di gestirli senza un aiuto tecnologico. Inutile pensare di essere tutti dei manici, la storia insegna (con buona pace dei nostalgici come me…) che con l’elettronica si va più forte (vedi la MotoGP..) e soprattutto si ha una sicurezza in più fuori e dentro il tracciato.

Ecco quindi tutte le “chicche al silicio” presenti a bordo: l’ABS Cornering, il Ducati Wheelie Control (DWC), il Ducati Traction Control (DTC) ed il sistema Engine Brake Control (EBC) oltre al sistema di calibrazione automatica della dimensione degli pneumatici e del rapporto di trasmissione finale.

I livelli di controllo della trazione vanno da 8 (più invasivo) a 1 (quasi assente) per dar la possibilità di utilizzare la moto a piloti con diversi livelli di esperienza; La selezione avviene tramite un blocchetto posto a sinistra ed il livello selezionato resta visibile nel display della strumentazione, in modo da rendersi sempre conto di “che moto” state guidando.

Interessante, per le prestazioni in pista il cambio DQS (Ducati Quick Shift) che ora lavora anche in scalata migliorando sicuramente i tempi di cambiata e favorendo un sicuro incremento sulle prestazioni sportive pure in tracciato. In strada poi potrebbe anche regalare qualche attimo di relax in più, potendo il cambio essere usato senza tirare la frizione. Questo sistema funziona in modo ingegnoso: un microinterruttore bi-direzionale integrato nel cinematismo della leva che, in corrispondenza di ogni azionamento del cambio, invia un segnale alla centralina di controllo motore. Il sistema agisce in modo distinto per cambiata e scalata, integrando l’azione su anticipo accensione ed iniezione già presenti sul sistema upshift con l’apertura controllata della valvola a farfalla per il funzionamento in downshift, grazie alla gestione del sistema full Ride-by-Wire.

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Il Ducati Wheelie Control è un altro sistema ingegnoso che fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile anche nei GP… grazie ad un sofisticato un algoritmo, alimentato con una serie di parametri quali velocità, accelerazione, angolo di piega e di beccheggio calcola se e quanto la ruota anteriore è sollevata dall’asfalto e in base al settaggio inserito, interviene di conseguenza per controllare l’impennata agendo su potenza e coppia. Diciamo che coi cavalli e la leggerezza della moto, nonché la ciclistica “svelta” siamo sicuri questo sistema abbia parecchio lavoro da fare….

Oltre ai vari settaggi delle mappe esiste anche una semplice selezione di tre diversi modi di utilizzo preimpostati per diverse situazioni di guida. I cosiddetti riding mode sono tre: Race, Sport e Wet. Come potete immaginare il modo race è il più permissivo, ideale per la guida in pista, il secondo modo invece risulta più adatto per un uso (sempre molto sportivo) ma stradale e il terzo set è dedicato alle condizioni di bagnato o scarsa aderenza in cui la potenza erogata è al massimo 120 cv e le sospensioni regolate per garantire il più alto livelllo di grip in situazioni di scarsa aderenza.

Vi citiamo un ultima chicca hi-tech per gli amanti dei giri in pista: Il sistema Ducati Data Analysis+ GPS consente ora, oltre ad immagazzinare i vari dati delle performance, anche la registrazione dell’angolo di piega. Il funzionamento del DDA + GPS è ingegnoso ed intuitivo: Quando il pilota, tagliando il traguardo, preme il pulsante di lampeggio proiettori, il sistema registra le coordinate GPS relative a tale posizione e provvede poi a registrare ogni tempo sul giro successivo al completamento delle varie tornate.

Ebbene, tutto questo ben di Dio è già disponibile per chiunque abbia la possibilità di acquistare una di tali meraviglie a due ruote…per tutti gli altri non resta che mettere qualche soldino da parte oppure…beh, rivolgersi al buon Dio…

Specifiche tecniche Ducati Panigale R

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